Archive for the ‘ Cucinare/Cooking ’ Category

Zona o con un altro nome, ma quando mangio bilanciato i benefici sono immediati

Come tante altre cose anche la Zona è diventata una moda, ed è facile leggere commenti superentusiasti di gente che si sente in Zona e ne parla come di uno stato quasi ultraterreno. Quello che sperimento su di me, e non so se è dato dalla formula 40-30-30 della Zona o 50-30-20 come indicano altri, è che un’alimentazione bilanciata, con proporzioni più simili alla zona che non alla tradizionale dieta mediterranea italiana, senza dubbio troppo ricca di carboidrati, mi porta a benefici chiari quanto immediati. Mi basta cenare curando le proporzioni, con quantità che sfamino ma non esagerate, ed il risultato è li lamapante al risveglio. Mi sveglio prima della sveglia, più riposato del normale, senza nessuna sensazione di pesantezza, nemmeno per i primi 2-3 minuti dal risveglio (visto che io sono uno comunque attivo il pochissimi minuti al risveglio). Inoltre un sonno di 7 ore mi provoca le stesse sensazioni positive, che solitamente ho con un sonno di 9 ore. Insomma, che si chiami Zona 40-30-30, Mediterranea Italiana 50-30-20, i principi base di questo gruppo di diete sono assolutamente veri e funzionano in modo velocissimo.

(Pre)-Natale a Monaco … sempre uno spettacolo

Dopo una sorta di black-out Internet (grazie alla telecom che a casa dei miei genitori non è mai riuscita a far funzionare una ADSL), posto un pò di cavoli miei in ritardo, ma almeno resteranno come se fossero stati postati in diretta :)

Le mie imprese culinarie natalizie, da utente, non sono terminate, oggi pero’ si cambia aria e paese, anche se confini, per fortuna, non ce ne sono piu’! Ebbene, la mia documentazione e’ abbastanza dettagliata, e come promesso, vorrei fare in modo che alla prossima occasione, i miei potenziali compagni di uscita non si facciano scoraggiare e non rinuncino come e’ successo per alcuni. Oppure giusto come appunto, per avere un link da inviare, la prossima volta in cui organizzero’ un weekend a Monaco. La mini maratona culinaria e’ stata intensa e goduta, e fortunatamente un paio di corsette in giro per i boschi, mi hanno permesso di non farmi nessuno scrupolo, dandoci dentro il giusto, senza esagerare.
Si parte dalla prima sera, aereoporto e via filati all BierGarten dell’Augustiner, praticamente a 200 metri da Stachus (Karlsplatz), qui ad attendermi un comitato di benvenuto, che mi serve uno stinco di Maiale come non ne vedevo da tempo … ed ovviamente un mezzo litro di Helles Augustiner, tutt’ora la bionda da me preferita, su ogni altra.

Come sempre quando passo da Monaco, ci sono una serie di cose che cerco di fare, questa volta sono tornato in un posto in cui si mangia bene, e come direbbe la Daniela, il miglior posto nella intera Via Lattea, per mangiare Bavarese! Inoltre questa volta corrisponde con la seconda mangiata offerta da anonimi dell’anno. Si perche’ qualche mese fa la Tedesca trovò 50€ per strada a Dublino, e li investimmo in una cena da esattamente 50€. Ebbene un paio di settimane fa ho trovato a mia volta 50€ a Dublino, e siamo quindi qui a celebrare la seconda cena offerta da un involontariamente gentile donatore anonimo (spero per lui non sia lo stesso). Insomma Cinghiale e Anatra. Per la tedesca analcolico (che quindi non merita dettagli ulteriori, ma una tedesca di Monaco, cosa potrà aver preso di analcolico?) per me una ottima e da tanto tempo non provata Franziskaner Weissbier Dunkel … yummi (Giorg spero che ci sia anche lassu da te). Secondo giro di bibite (ari-yummi) e kit di dolci. Una allettantissima LeibenkukenMascarponeTorta … molto buona, coadiuvata da un ApfelStrudel (strudel di mele) con crema alla vaniglia. Conto, 51€, più mancia fanno 55€ (meritatissimi).

Per continuare il fotoreport, un dolce preso in un’abazzia, dove ho dimenticato di immortalare un altro paio di maiali immolati alla causa, attorniati da Krauti ed una insalata di Patate. Anche il duro percorso fra le colline ed il freddo sono stati ripagati dall’abazzia, dall’atmosfera, a scapito del povero suino (+birra), ma per la gioia della Rosina (vedi sguardo rilassato dopo 4 giorni di culinaria e relax al 100%)

Di traverso rispetto a tutto questo, una volta io ed una volta la Tedesca abbiamo procacciato la merenda pomeridiana, rapinando un paio di negozi di torte, il risultato sono le 4 fette qua sotto, sparite alla velocita’ della luce. Mi stavo iniziando a dimenticare la cucina bavarese, e nonostante l’Italia non debba certo guardarla con invidia, c’e’ da dire che e’ assolutamente godibile e da consigliare vivamente!

Infine per i nostalgici di Monaco un pò di atmosfera natalizia, di vita quotidiana (la metropolitana: Dani, Fra, Colucci, Giannone, ne sapete nulla?)

Uber Alles, underFunken, telefunken!!!

Spaghetti alla Carbonara: e carbonara Fu’!

Su espressa richiesta fra oggi e domani faro’ un bello Spaghetto alla Carbonara. Ovviamente google, e opla, ho trovato una ricetta che mi sta bene (vabbe’ la carbonara non e’ un segreto, anche se ho trovato alcune piccole varianti). La fonte e’ questa!

(Dosi per 4)
Ingredienti: Spaghetti – 350 g, Pancetta a cubetti – 100 g, Uova – 2, Olio extravergine d’oliva – 2 cucchiai, Pecorino romano grattugiato – 40 g, Parmigiano grattugiato – 40 g, Panna da cucina – 2 cucchiai, Sale, Pepe se piace.

Ricetta tradizionale
Cuocere gli spaghetti molto al dente perché alla fine dovranno essere ripassati in padella.
Mentre la pasta si cuoce, scaldare in un grande tegame l’olio d’oliva con la pancetta in maniera che il grasso si sciolga.
Battere le uova con un pizzico di sale, il formaggio grattugiato, la panna e il pepe, se piace.
Scolare molto bene la pasta, versarla nella padella, farla insaporire e all’ultimo momento aggiungere le uova. Mescolare accuratamente tenendo la padella leggermente sollevata dal fuoco, in modo che la crema di uova si scaldi ma non cuocia e quindi non si asciughi completamente.
Servire immediatamente.

Update: Carbonara doveva essere e carbonara e’ stata. A dire la verita’ la prima volta che la cucino ma e’ riuscita discretamente. La prossima volta niente sale o quasi nell’acqua, ho sottovalutato quanto saporita diventa la pancetta cotta insieme a parmiggiano e pecorino stagionato. Ho fatto bene a seguire il consiglio della ricetta, cioe’ di togliere la pasta super al dente, perche’ poi con la cottura di 1-2 minuti delle uova, insieme alla pasta, ha finito anche la sua cottura. La tedesca ha apprezzato, e soprattutto chi non e’ abituato a mangiare pasta si meraviglia poi della semplicita’ con cui si fa una ottima pasta (per preparare il sugo alla carbonara servono meno minuti della cottura della pasta stessa, quindi …). La foto non e’ malvagia, nonostante sia ancora pieno, quasi quasi me ne farei altre due forchettate!

Corsa e Alimentazione: La corretta Dieta del Corridore

fonte: Podisti.net

Scritto da Piero Colangelo

Una corretta strategia alimentare aiuta a mantenere la migliore condizione fisica, influenzando positivamente il rendimento dell’atleta in allenamento e durante la competizione.
Mangiare in modo equilibrato consente inoltre di conservare negli anni la migliore efficienza mentale, di ritardare il processo di invecchiamento e di ridurre il rischio di malattie tumorali e cardiache.
Seguire quindi un’alimentazione che si fondi su determinate regole è un’esigenza imprescindibile non solo per chi svolge un’attività sportiva, ma per tutti coloro che non vogliono vedere il proprio fisico appesantirsi ed invecchiare precocemente a causa di un’alimentazione frettolosa e fatta di alimenti ipercalorici la cui composizione è formata prevalentemente da grassi.
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Ricette: una semplice pasta fredda per un House-warming party!

fonte: buonissimo.org

Ingredienti:
1. Penne rigate 300 g
2. Mozzarelle di bufala 2
3. Rucola 50 g
4. Gamberetti 250 g
5. Pomodorini 150 g
6. Olio extravergine q.b.

Preparazione:

1. Cuocete la pasta, scolatela e raffreddatela sotto l’acqua corrente. Mettete in una marmitta i pomodorini lavati e tagliati a metà, la mozzarella tagliata a piccoli pezzi, i gamberetti sciacquati sotto l’acqua e la rucola lavata e spezzettata.

2. Aggiungete la pasta fredda e condite con olio extravergine d’oliva.

Mangiare piano per controllare il peso! E’ VEROOOOO!

Mi è saltato agli occhi questo articolo preso dal Corriere online. Proprio 4-5 mesi fa, ho iniziato a prestare attenzione alla masticazione. Masticare bene prima di ingerire. Io sono uno di quelli che se non ci stà attento mangia alla velocità della luce. Ho sempre saputo che non era bene, la digestione è più difficoltosa e si finisce di mangiare prima che la sensazione di sazietà arrivi a soddisfarci (almeno in parte). Allora ho iniziato a starci attento, e senza cambiare altre abitudini (correvo tanto anche prima), in 2-3 mesi ho diminuito il peso medio di 2-3 kili, posizionandomi più facilmente sotto gli 80kgr, soglia per mè critica e sotto la quale non riuscivo mai ad andare. Non avevo bisogno di tante conferme, ma questo articolo è la teoria della sperimentazione che ho fatto su me stesso. Lo consiglio a tutti, si riesce a essere più ordinati nei pasti, meno bisogno di spuntini a tutte le ora, ci si sfama bene 2-3 volte al giorno e .. that’s it!

fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/02_Febbraio/02/pasti.shtml

Mangiare piano, a 50 anni si pesa come a 20
Studiosi giapponesi hanno analizzato le abitudini alimentarei di 4 mila adulti: evitando pasti veloci non si ingrassa con l’età

Pranzare e cenare con calma fa bene alla salute (Emblema)
Qualcuno si ferma per mangiare soltanto cinque minuti, altri (quelli che a stare seduti a pranzo o a cena non rinuncerebbero mai) hanno bisogno di almeno un’ora, qualcuno anche di più. Ma se uno mangia prendendosi tutto il tempo che serve o lo fa in cinque minuti, per la salute è lo stesso? E quanto si dovrebbe mangiare?
Fino a poco tempo fa gli studi che avevano cercato di rispondere in modo rigoroso a questa domanda erano pochissimi e i risultati contraddittori. Adesso c’è un passo avanti, importante. Un lavoro di ricercatori giapponesi ha fatto vedere che per mantenere negli anni il proprio peso è necessario mangiare lentamente. I ricercatori hanno studiato più di quattromila adulti, sani. Qualcuno mangiava per abitudine molto lentamente, altri lentamente, altri normalmente, altri invece erano veloci nel mangiare, o velocissimi (quelli dei cinque minuti). Per le varie categorie i ricercatori hanno poi paragonato il peso da adulti con quello che avevano a vent’anni e hanno visto che c’è un rapporto diretto tra quanto più si mangia in fretta e l’indice di massa corporea.
Vuol dire che chi d’abitudine mangia in fretta, a 40-50 anni pesa

Un tipico vassoio con un pasto veloce da fast food (Ap)
decisamente di più che a vent’anni. Se uno invece ha sempre mangiato lentamente riesce a mantenere il peso dei vent’anni anche a 40-50. E se qualcuno proprio dovesse aumentare, lo fa di poco.
Ma non può essere che su questi risultati abbiano influito altre abitudini di vita: come l’attività fisica, quanto uno mangia, il fumo, l’abitudine a bere alcol? Certamente. I ricercatori giapponesi però hanno tenuto conto di tutte queste variabili e alla fine il dato non sembra cambiare: quanto più si mangia velocemente, tanto più si aumenta di peso.
Ci sono anche altri modi per mantenere il peso: non saltare la piccola colazione del mattino, mangiare a intervalli regolari e camminare mezz’ora al giorno. Anche ridurre la quantità di calorie fa bene. Soprattutto al cuore, lo «mantiene giovane»: i ricercatori della Washington University a St. Louis hanno visto che il cuore di chi riduce la quantità di calorie è come se avesse quindici anni di meno. Si sapeva già da studi su topi e ratti: se si riduce l’accesso al cibo il cuore va meglio, gli animali vivono il 30 per cento di più (e si ammalano meno di tumori). Lo studio dei ricercatori di St. Louis, pubblicato in questi giorni sul giornale dei cardiologi americani, fa vedere che è così anche per l’uomo (almeno per quanto riguarda il cuore). Nella società del «benessere», le malattie del cuore sono la causa principale di morte. Dipende dal fatto che il cuore invecchia: perché c’è il colesterolo alto, o c’è la pressione alta, o c’è il diabete. Tutte patologie che si possono evitare, basta mangiare di meno e lentamente.
Giuseppe Remuzzi
02 febbraio 2006

Figata di Filetto

(liberamente riportato da http://www.lordbye.it)

Ingredienti (per 2 persone)

2 Filetti
1 bicchiere vino bianco
2 cucchiai olio di oliva
1/2 dado di burro
2 fichi sbucciati
1/2 bicchiere di acqua se necessario
sale
pepe

Preparazione

In una padella versare olio, burro quando il burro si è sciolto aggiungere i fichi e farli rosolare sui lati.
Aggiungere il vino bianco e il filetto con sale e pepe. Lasciar cuocere il filetto fino alla sfumatura completa del vino.
Se il filetto non avesse raggiunto il grado di cottura desiderato aggiungere un pò di acqua e proseguire fino al grado desiderato.

Servire con vino bianco fermo

Torta BiroBiro

(copy&pastato da Biro Biro Blog … grazie Vale)

La ricetta di questa torta dal cioccolato da vero delirio papillifero, viene tramandata da madre a figlia, da amica a vicina, da amica dell’amica della vicina a vicina dell’amica della vicina, da innumerevoli generazioni. Alla fine il significato del suo nome si è perduto per sempre.
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Spaghetti ai pomodorini

Ingredienti: 7/8 pomodori rossi tondi, 1 spicchio d’aglio, olio, origano, parmigiano, spaghetti, sale

Dopo aver lavato i pomodori, tagliarli a metà e riporli in una pirofila con la parte interna verso l’alto. Conditeli con l’aglio sminuzzato, sale, origano, parmigiano e olio quanto basta. Aggiungete circa un bicchiere d’acqua e infornate per circa 20 minuti a 180°C/200°C. A metà cottura quando i pomodori si sono appasiti girateli a testa in giù e premeteli un po’ per far uscire più brodo. Quando la buccia si sarà un po’ abbrustolita e si sarà formato un sughetto molto brodoso il condimento è pronto. Aggiungete nella pirofila gli spaghetti cotti a parte, mescolate e servite.



(ps: questa ricetta l’ho trovata su Internet ma il primo da cui l’ho imparata è stato Jatto, e se non erro li abbiamo fatti a Monaco, Agosto 2000?)

Filetti di Pesce Persico

Ingredienti per 4 persone:
- 16 filetti di pesce persico, 60 gr. di burro, farina, 2 grossi pomodori maturi, mezzo bicchiere di vino bianco secco, prezzemolo, pepe, sale

Preparazione: Infarinare leggermente i filetti e metterli in una padella con il burro spumeggiante, cuocerli girandoli qualche volta. Alla fine salarli, peparli ed aggiungere il vino bianco e far evaporare. Quindi estrarre il pesce dal tegame e, nel sugo di cottura porre i pomodori, privati dei semi e ridotti a cubetti. Lasciare insaporire il tutto, correggendo eventualmente di sale e pepe, quindi nappare con la salsa i filetti e cospargere di prezzemolo tritato.