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Per una corretta pratica della corsa …

…comprare un meraviglioso paio di scarpe :)

and the winner is … IO!

Vincitore di un paio di Jazz14! Mi sono goduto molto le Jazz13 con le quali ho condiviso il sogno di fare il passatore nel 2010, ho deciso che non compravo un paio di scarpe da troppo tempo, giusto poco prima del passatore 2010 appunto. Diciamo che sia di buon auspicio per poter iniziare a correre qua più avanti, magari in primavera, con queste ottimamente ammortizzate Saucony! Per la cronaca ho preso anche uno stringinaso. Ho provato ieri il boccaglio per nuotare in piscina e va benissimo. Unico neo mi entrava talmente tanta acqua dal naso che ero costretto a fermarmi in continuazione. Quindi, stringinaso e da domani divento nuotatore!

Inoltre domenica scorsa per la prima volta dopo un bel po’ di tempo ho tagliato il traguardo di una maratona. Premessa importante, non avevo il pettorale e non avevo fatto 42km di corsa ma ne avevo camminati 10 circa. Ma gli organizzatori visto l’orario non hanno fatto storie e ci hanno fatto sfilare in parata … sogno di poterne correre una e ritagliare quel traguardo con 42km di fatica alle spalle, sogno di correrla con Sabrina, Andrea, Amedeo, Franz, Stefano e mille altri amici podisti e magari come e più forte di quello che correvo prima. Insomma in tutte le salse!

Dato che si parla di corsa si parla anche di musica,
allego come al solito un brano, chitarra graffiante e ruvida come i Metallica sanno fare,
per veri podisti massicci ed incazzati!!!

update: a completare il post di buon auspicio ieri sono uscito per una delle mie solite camminate e sull’oramai solito percorso lungo il fiume Savio. Giunto alla fine del solito percorso ho notato che continuava come percorso ciclabile. Pareva lungo si ma affrontabile, era arrivato già altre volte ai 14km e mi sono detto, sarà circa 20, andiamo. Fra l’altro la giornata era bellissima. Ho stimato un pò male dalla cartina stampata sul cartello, e quando ho realizzato che era un pochino più lungo era tardi, stavo benissimo e ho completato il giro. Quindi sono venuti 28.8km senza problemi di indolenzimenti da nessuna parte in giro per la spina dorsale (che è la cosa che conta).
Ecco qua l’uscitina, metto sotto le foto fatte lungo il percorso:

Un sogno di nome: Connemara Marathon, 1 Aprile 2012

Non si parla ancora di corsa, no, però mi piace parlare di Connemara, che è per me “LA” Maratona. Iniziando nuovamente a fare camminate, anche se non lunghissime, ma da qualche parte si deve partire, mi è venuta in mente una idea meravigliosa, come Cesare Ragazzi! Essere il prossimo primo aprile 2012 a Connemara, per camminare la Maratona di Connemara. Ovviamente è un pò presto per poterne essere sicuro, penso di poterne avere la sicurezza verso fine anno, ma la pazienza ovviamente è il minimo per sperare di poter fare questo nuovo debutto, come podista camminatore.
Fra l’altro il programma ci charity CancerWest.ie legato alla maratona di Connemara mi accoglierebbe molto volentieri per promuovere appunto una raccolta di charity legata alla mia partecipazione alla gara ed inoltre l’organizzatore Ray mi ha già invitato ufficialmente, anche lui mi aspetta e spero io possa andare. Non solo, visto che so di amici a cui piacerebbe venire a Connemara con me, ho già avuto una dispensa sulla deadline naturale della maratona per chi volesse venire a Connemara insieme a me. Potro iscrivere tutti i compagni di viaggio che voglio anche dopo la deadline dell’iscrizione, che spesso chiude per raggiunto limite verso fine dell’anno.
Per concludere il quadro, ho buttato la all’organizzatore la possibilità di invitare un certo podista italiano molto noto fra noi appassionati di ultramaratone, vedremo se la cosa si concretizzerà.
Quindi? Niente, deciderò più avanti se posso effettivamente andare, mi aspettano altri controlli e notizie buone per passare dalle camminate da 10-12km che posso fare anche ora, ai 42km che vorrei fare a Connemara, ma sono fiducioso e se ancora sarà presto per rischiare un viaggio in aereo, che potrebbe essere rischioso per le vertebre del collo, mi prenderò un bel treno fino alla bretagna e poi via in traghetto verso l’emerald island! A proposito dei controlli, lunedì prossimo avrò il colloquio con gli Oncologi dopo la tac fatta il 30 settembre. Ho avuto solo una email di 1 riga dalla dottoressa per mancanza di tempo, mancano i dettagli ma a quanto pare c’è ancora il termine riduzione dentro al referto dei radiologi.
Quindi avanti con ottimismo, chi pensasse anche solo lontanamente di poter essere interessato a farsi un giro a Connemara il primo Aprile 2012, lasciate un messaggio, intanto inizio a buttare giù una lista, poi vi riavviso io quando avrò modo di deciderlo al 100%
ps:voi potente andare anche senza di me, si capisce :) ma in quel caso occhio alla deadline dell’iscrizione

Come canzone per questo post non potevo che mettere la mia canzone simbolo di Connemara, anzi in particolare la canzone simbolo della Hell of the West, famigerata salita posta nelle ultime miglia del percorso della maratona!!! Il Come oooooooon iniziale mi ha trascinato su per di la più volte in modo molto efficace

update controllo: sono poi andato a parlare con gli oncologi. C’è una ulteriore lieve riduzione della massa principale del tumore, mentre gli elementi secondari nei polmoni sono sostanzialmente stabili in dimensione e numero. L’oncologo mi ha fatto capire che il tumore decrescendo lascia dei segni, quindi non è possibile dire quali sono segni di cicatrizzazioni e quali sono ancora masse tumorali attive. Comunque c’è ancora una riduzione e questo ci basta per continuare questa terapia, il prossimo controllo sarà verso il 12 Dicembre. Per le ossa quadro stabile, qualche segno di aumentata sclerosi, che dovrebbe voler dire una ricalcificazione ossea, che è bene. Quindi gambe in spalla, pazienza sempre in prima fila e si continua cosi!

Sail: Voglio correre un’altra 100km

“…un po di corsa…” Ha detto corsa?

Oggi è arrivato il giorno dell’ennesimo controllo. Stavolta era un misto, primo recuperare i referti della risonanza magnetica fatta a tutta la spina dorsale ed alla testa, secondo un consulto interdisciplinare con un gruppo di medici, dall’osteoncologo, al fisiatra, il radiologo ed altri, non li ricordo nemmeno tutti. Erano ben 6! Ottima idea dell’ospedale questo servizio, perchè così è possibile ottenere in una visita sola, un consulto generale, che fatto specializzazione per specializzazione oltre a portare via un sacco di tempo, comporterebbe una inevitabile discrepanza sui consigli e informazioni avute. Anche se magari non sarebbero differenze macroscopiche, sarebbe facile maturare dubbi o male interpretare la massa di informazioni che si ricevono in 6 colloqui anzichè uno solo.
Allora, partiamo dalle notizie negative, i piccoli nuovi focolai che la Tac pareva avere mostrato nelle ossa, sono effettivamente presenti. Sia un zona lombare che in tutta una serie di Vertebre a partire dalla base del collo fino ad arrivare giù alla base della schiena.
Le notizie negative finiscono qui! Non mi posso lamentare, il buonissimo effetto avuto sui polmoni purtroppo, per ora, non si stà manifestando anche nelle ossa. Però, c’è un però.
Però potrebbe esserci una reazione più lenta del farmaco nelle ossa rispetto ai polmoni, o pure, e sarebbe meno positivo, il cancro nelle ossa potrebbe essere un clone dell’originale più resistente alla terapia attuale.
Secondo, queste lesioni nuove, sono relativamente modeste, quindi non necessitano di un trattamento immediato, certo devono essere monitorate abbastanza strettamente.
Quindi? Si procede cosi, lunedì parlerò con l’Oncologo per decidere i prossimi controlli, proseguiamo con questa terapia visti gli ottimi effetti dei polmoni, e stiamo in guardia per la dinamica della situazione nelle ossa.
E la Corsa? La corsa c’entra, anche se indirettamente.
Questo mio consulto era stato richiesto perchè avevo bisogno di capire in che stato di solidità fossero le mie vertebre adesso, l’ultimo consulto fatto in dicembre fu abbastanza pesante, anche poi capii che quella dottoressa fu molto conservativa per non farmi rischiare nulla, quando ancora dovevo iniziare anche la radioterapia.
Oggi ho detto che voglio fare cyclette, corsa in acqua e se possibile nuotare, magari con maschera e tubo! La risposta mi ha stupito in positivo, no problem con cyclette e corsa in acqua e questo me lo aspettavo. Inoltre anche ok per nuotare, anche senza boccaglio, normale stile libero, anche piegando il collo come normalmente si fa quando si è a posto. Ovviamente sempre con cautela, ma quella la devo avere sempre in tutti i miei movimenti.
Bene anche l’uso del collare, il 16 ore al giorno del collare più protettivo ora lo posso limitare agli spostamenti in auto, i più pericolosi ed usare un collare meno invasivo per gli spostamenti a piedi.
Ho anche menzionato del fatto che fossi un podista, la fisiatra guardando gli altri dottori ha detto “magari un pò di corsa, lenta”.
Ha detto Corsa? Ho pensato subito. Io non mi ero nemmeno arrischiato a tirare fuori l’argomento, ancora avevo in mente le parole della dottoressa a fine 2010, di dover stare cauto anche con le camminate, evitando di farne di lunghe.
Un rapido consulto con gli altri li ha fatti decidere per l’aspettare con la corsa, e mi sta più che bene, mi conosco, farei fatica a non esagerare. Però ho avuto molto piacere di sentire che la cosa poteva anche essere tenuta in considerazione!!!!
Quindi via libera per camminate, e bisogna che le faccia veramente. Il parere sul fare o meno salite era discordante, ho capito che posso mettere un pò di salite, basta non esagerare.

Insomma un controllo non esattamente positivo, ma ovviamente mi è tornato subito in mente l’idea di pazienza che continuo a sviluppare nella mia testa. E pazienza sia.
Come anche dissi da poco ad una cara amica, anche lei da pochi mesi dietro ad un problema oncologico, bisogna sempre essere positivi però uscire da questa situazione sarà una cosa lunga e laboriosa. Ci saranno tanti punti intermedi e non illudiamoci che possano essere tutti positivi, anche se ce lo auguriamo.
A volte si pareggia e si perde dobbiamo farci bastare le vittorie che faremo, o pazientare se delle vittorie si faranno attendere.
Referti alla mano oggi è una mezza sconfitta, abbiamo giocato bene ma abbiamo beccato goal ma sono fiducioso per il proseguio.

Godetevi questa canzone, per gli amanti del genere quantomeno, non vedo l’ora di poter fare una corsetta su per la colline Cesenati con questa nelle orecchie!!!

Un passettino alla volta, ma senza fermarsi


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Ripartire è sempre difficile, e lo sport non fa difetto. Ricordo i primi mesi da podista. Arrivavo da oltre un anno di stop, dopo un brutto infortunio avuto giocando a calcio a Novembre 2002. Tibia e perone erano semplicemente saltati, la gamba che a metà fra ginocchio e caviglia semplicemente se ne andava nella direzione sbagliata.
A fine 2003 ero fiacco, demotivato e pure un pò ciccione. La poca forma fisica mi rendeva anche meno lucido, sia nel lavoro che nella vita quotidiana.
Quindi decisi di ripartire, non ricordo quale fu la molla, certo il 2003 fu un anno di cambiamenti, ma era solo l’inizio.
Ripartire fu tosto, ma la vera fatica fu quella subito precedente alle prime corse, quella mentale di mettersi nell’ottica di ripartire. Certamente avvicinarmi ai 90 chilogrammi fu uno dei fattori che mi fece smuovere il culetto. Culetto, il culone!!!
Le prime corse furono frustranti, la tibia si era rinsaldata, anche se a camminare dritto ci avevo messo quasi sei mesi, però la gamba era massacrata. La caviglia molto debole per i 3 mesi di gesso e la muscolatura nella zona bassa del polpaccio da buttare. Mi pareva di avere dei ganci sotto ai muscoli, che con la contrazione della corsa grattavano e grattavano.
Ci misi un pò, ma i primi allunghi e qualche chilometro più rilassato, insieme alla fondamentale sensazione di miglioramento della condizione, mi avevano permesso di pazientare. Continuai a pazientare, fino a che mi ritrovai podista, e poi maratoneta.
Insomma ne valse la pena.
Ora è il momento nuovamente di muovere un pò il culo. Niente obiettivi particolari, niente sfide, sono già stato sballottato abbastanza dalle vicissitudini recenti, e sul fronte malattia siamo solo all’inizio del recupero.
Però se il fisico allenato e in forma, grazie agli anni passati da podista, mi ha dato una mano in questo ultimo anno di terapie e battaglia, allora è il momento di ripagarlo ma soprattutto ricaricarlo.
Dovrò tenere in conto che ho delle vertebre ancora malconce, che avranno un lungo percorso di recupero, ma qualche cosa si può fare, per preparare il fisico a lottare per un altro po di tempo.
Quindi una cosa alla volta. Gli ultimi passettini sono stati di riprendere a lavorare un pò con più gusto, sfruttando un progetto che ho organizzato con un amico e si spera futuro collega.
Inoltre dopo il buon controllo e le migliorate condizioni mi sono preso un monolocale per tornare a vivere da solo. Mia madre l’ha presa un pò sul personale ma non è così, non è facile spiegarle il concetto, per me ovvio, che alla tenera età di 38 anni, mi viene naturale vivere per conto mio (ed al più presto con la Rosi, non appena riuscirà a trasferirsi qui da Monaco di Baviera). I miei genitori sono stati molto bravi in questi mesi, oltre ad accogliermi nuovamente a casa da fine 2010 anche ad assistermi in questi mesi di problemi fisici e terapie toste.
Sono comunque a 10 minuti a piedi da loro, non sono a posto e indipendente al 100%, ma questo è uno dei modi migliori per fare un passetto avanti.
Infine, oltre a comprarmi un fantastico iMac che mi farà da ufficio, televisione, svago per qualche lettura e contatto sociale via internet, è ora di tornare a fare attività fisica.
Le due o tre uscite in piscina menzionate nel post precedente sono rimaste solitarie. Evidentemente non ero pronto per ripartire, prima preso dallo spostamento nel nuovo appartamento e poi dalla nuova verve ritrovata lavorando.
Ma adesso è giunto il nuovo passettino per l’attività fisica, quindi mi sono scaricato un bel plugin per il questo blog che mi permetterà di pubblicare velocemente i miei ultimi allenamenti in un post-settimanale che farò, proprio per smuovere il culo. Se a fine settimana non ho niente da pubblicare, che figura ci faccio poi? :)

Ecco un esempietto, la sessione loggata è di prova, non ho pedalato, si comincia domani, partendo con un pò di cyclette.

Recent Workouts

--TRAININGPEAKS CONNECT ERROR: Cannot access TrainingPeaks--

quando si parla di sport non può mancare la musica, scrivendo mi è venuta in mente questa canzone ascoltata live al concerto degli AC-DC a Dublino … e che le danze abbiano inizio!!!

Rinascere

Non esiste titolo che permetta di condensare quello che mi metto a scrivere, in modo da riassumere lo stato d’animo. Mesi di guerra hanno prodotto mille emozioni, delusioni, speranze e cosi via. Ieri c’era il resoconto dell’ultima battaglia, ed entrare nello studio dell’Oncologo è stato un momento strano, difficile da descrivere. Poteva esordire con 2-3 parole che mi avrebbero fatto piombare nello sconforto, nonostante il distacco e la calma che ho coltivato in tutti questi mesi. Distacco e calma che mi serviranno ancora per un bel pò, che anzi sono buone compagne per tutta la vita. Però l’Oncologo è entrato e ha tirato fuori il referto della Tac che nemmeno lui aveva ancora avuto il tempo di leggere, ed è partito leggendo le prime 2 parole e poi continuando come con un bisbiglio e indicando la linea in cui leggeva con il dito, come faccio anche io a volte quando leggo. Per i primi due minuti, mentre lui faceva il suo lavoro, io ho potuto capire solo l’inizio … notevole riduzione

Ebbene si come ci si diceva fra colleghi a Dublino, stavolta sono proprio un lucky bastard, questa terapia in 8 settimane ha fatto quello che negli 8 mesi precedenti non si era nemmeno intravisto, non solo ha fermato l’altro lucky bastard (lucky di essere ospitato dentro di me, eheh) ma lo ha notevolmente ridotto.
Manca la risonanza per le ossa, che darà le indicazioni precise per quelle, quindi su quel fronte attendiamo, ma per i polmoni, per i quali non si poteva fare radioterapia come nelle ossa, quindi per i quali non c’era altra via, questo era il responso fondamentale. Il Tarceva, caviale farmacologico da 3400 euro alla scatola da 30 giorni, ha fatto il suo sporco lavoro, riduzione marcata di tutte le masse presenti, riduzione della massa principale, scomparsa di alcune metastasi piccole, riduzione delle 3 metastasi usate come riferimento di misura, rispettivamente da 21 a 9 millimetri, e le atre due da 18 a 8 ed infine da 14 a 3.
E’ solo una battaglia, ma ho l’impressione che sia di quelle importanti.
Fortunatamente la tosse sparita, la mia sensazione di stare meglio, anzi non solo sensazione, stò meglio, avevano una base nell’azione del farmaco.
Ora si procede senza fretta, tornerà subito utile il distacco e la pacatezza che mi hanno aiutato dalla diagnosi ad oggi, non è il caso di abbandonarle adesso.
Ovviamente questo non mi impedirà di celebrare il risultato positivo con gli amici, avendo potuto dare a tutti una notizia che avrei voluto dare da tempo.
Potrebbe essere una rinascita, ed un pò in realtà lo è già, e dalla prossima settimana la suggello andando a stare in affitto nel monolocale che avevo fermato qualche giorno fa, e che aspettavo a confermare, proprio in previsione di questo controllo.
E magari la rinascita la accompagnerò perchè non pare più così azzardato parlare di attività fisica in piscina e chissà più avanti potrò parlare di bici e magari chi lo sa anche corsa, non mi pare fuori luogo.
Mi viene spontaneo pensare a tutti i malati di cancro, bisogna essere pazienti, fiduciosi e tenaci. Il momento giusto per tirare fuori le unghie e dare al nostro fisico la forza per tornare alla riscossa è dietro all’angolo!!!

come colonna sonora mi viene naturale rimettere questo video. Perchè non posso nascondere, che se anche la cosa è ancora difficile da realizzare, e semplicemente impossibile da 9 mesi a questa parte, io ovviamente non posso che credere che invece si possa fare (vero Ciccio?)

Ciccio Uomo di Ferro Sub 10h

Proprio ieri ho avuto modo di rivedere un amico, che negli ultimi 10 anni penso di avere incontrato 2 volte, forse 3. Il buon Ciccio. E devo dire che era in forma smagliate. Lui precorse i tempi e gia’ quando io ero ancora calciatore si era direzionato verso corsa e poi il triathlon.
La mia condizione migliorata ultimamente, mi rende ora voglioso di fare attivita’ fisica, e anche mi sento un po invidioso per non poter fare quello che vorrei. Ciccio con alle spalle una ventina abbondante di Ironman, e’ fresco fresco di sub 10h, un ottimo risultato ottenuto a Roth pochi giorni fa. Si vedeva a occhio che e’ in forma smagliante, e la cosa mi ha provocato una sana invidia, non per un fattore estetico, perche’ io non sembravo un atleta nemmeno quando ero al meglio della mia forma da podista, ma per il gusto di potersi allenare intensamente e continuativamente, e anche poi di suggellare il tutto con una bella gara.
Casualmente ci siamo dati appuntamento nella piscina comunale di Cesena, che in estate ha una 50 metri all’aperto, per passare una mezza giornata con la Rosi al sole rinfrescandoci in acqua. Partito per sguazzare in acqua 10 minuti, una volta dentro (senza collare ma stando attento), mi sono detto, perche’ non provare una vasca, lento lento, piegando il collo meno possibile … et voila’, ho fatto una vasca! Robe da non credere, chi lo avrebbe mai detto, posso nuotare … anzi … posso nuotare? parlo sottovoce che e’ meglio … forse si!!! Sono arrivato in fondo con il fiatone, ma andando piano e ruotando molto le spalle per ruotare poco il collo nel respirare, la cosa mi e’ parsa fattibile.
Inoltre Ciccio mi ha giustamente fatto notare che ci sono boccagli da mettere in posizione centrale, per nuotare a stile libero senza fare il gesto della respirazione, quindi stando con il collo rilassato e dritto. Quindi, credo che esordiro’ nel nuoto, senza strafare, piano piano, con il boccaglio centrale.
Inoltre ho scoperto che per noi invalidi (non ridete che vi sento. Ma gia, si, visti i problemi che ho sono a tutti gli effetti un invalido civile) l’ingresso in piscina e’ gratuito, diciamo un motivo ulteriore per andare una volta in piu’ anziche’ una in meno.
Quindi, boccaglio centrale e (ACCETTO CONSIGLI) un lettore MP3 da poter usare in acqua, e via andare, cerchero’ di rifare un filo di forma in questo modo. Spero il tutto sia suggellato da un controllo positivo, giovedi’ prossimo avro la Tac di controllo e il martedi’ successivo il colloquio con gli oncologi. Non manchero’ di fare un post a seguire, dopo il 26 luglio, e spero proprio di dare buone notizie, una volta tanto vorrei vedere sto bastardo di tumore ridotto!!! Ho provato un paio di volte a parlarci, ma non mi riesce molto bene, comunque gli ho promesso che se fa il bravo e non mi crea problemi, di non trattarlo troppo male. Ma gli ho detto anche che se mi facesse incazzare sarei costretto a prenderlo a calci nel culo sul serio. Vediamo se l’ha capita.
Quindi musica carica, e via andare, la vita e’ corta e non c’e’ tempo per lamentarsi, casomai ci si carica e scarica con questa canzone (vedi sotto), stesso gruppo del post precedente!!!

ps: per chi lo avesse notato, SI! Ho aggiornato il grafico del peso, e … si, dai 75 kgr circa a fine chemioterapia, ora sono 83! Ho preso 8 kgr in 5 settimane scarse. Vero mi sono dato un po’ la molla, il recupero e’ stato forse un po’ troppo veloce, ma ora va bene, ora ho tempo per ristabilizzarmi sui miei soliti 79/80!!! Inoltre nelle ultime 5 settimane mi e’ anche sparita quasi del tutto la tosse. Cosa questo voglia dire non lo so, spero sia un buon segno, ovviamente!!! Ora comunque vediamo se riesco a sostituire 2/3 kgr di ciccia con dei muscoli!!!

Voglio Voglio Voglio

La vita e’ rampicante e infestante, bastano poche boccate di ossigeno dopo l’apnea per risvegliarsi affamati, sognare in grande mentre si e’ ancora piccoli piccoli, pensare di essere indistruttibili mentre si e’ ancora mezzi devastati, e tutto questo perche’ nessuno ci impedisce di sognare e poi di ripartire un passo alla volta, e fare quel passo con il piglio di un leone, anzi una leonessa, visto che il lavoro duro nella savana lo fanno loro
Sto’ espellendo le scorie dell’intossicazione da farmaci ed e’ un risorgimento continuo, oggi una passeggiata, domani due, lavorare sotto un albero in un parco da grande ispirazione e poi tornare a piccole abitudini di quando ci si sentiva indistruttibili anche fuori e non solo dentro.
Mettere le cuffie, lanciare la musica (e la canzone che metto sotto in allegato), e se non si sta correndo non importa, lo sguardo e’ dritto verso la strada che ci sta davanti, il passo e’ solido anche se a completare le gambe c’e’ il bastone e quindi si vuole, eccome se si vuole

Voglio lanciare il bastone ed iniziare a correre, sudare fino allo sfinimento, ma no va bene anche camminare, chissa se chi mi vede passare capisce che nonostante il bastone mi pare di camminare con un passo solido come un cingolato

Voglio tornare a fare una giornata di lavoro come tante altre, computer e le solite cose, ma gia’ il coltello fra i denti, in attesa dell’appuntamento con il proprio fisico, un infuso di carica mentale in salsa di rilassatezza di lavoro da ufficio, ed in men che non si dica, pantaloncini e via al percorso amico,

Voglio essere lungo il würm, periferia di Monaco, la canzone giusta che inizia e gia’ mi fa pregustare l’atmosfera di battaglia. Me ed il percorso, un parco attorno ad un rusciello, 3km e mezzo di sudore, curve, ponticelli, prati, bosco, piccole dunette e zone liscie, da fare parecchie volte, voglio concentrarmi solo sulla contrazione dei muscoli delle gambe, sul sangue che pompa, il fisico che gira come un pistone, una doppia curva sul ponte, spingi e piega e spingi sul ponte e poi piega nuovamente per uscire piu veloce che in ingresso, rallentare e’ un po mollare e non c’e’ piu appello, chi molla e’ perso, cunette sconnesse e si allunga la falcata per impattare nei punti giusti, e sul campo aperto si resetta il cervello e la musica torna a dominare

Now this is who we are
I’ll never know the answers
And I’ll always wonder why

Voglio ancora risvegliarmi davanti al curvone per rientrare nel boschetto, vorrei farlo volando, ma va bene cosi, gli alberi che scorrono sulla vista periferica mi danno il mio momento da peter pan, forse volo veramente, e non credo proprio possibile che io stia invecchiando. Ecco il secondo ponte, momento duro e per questo e’ facile sapere che fare, qualche centinaia di metri a fianco del ruscello, a 2 metri dall’acqua, e la salitella davanti ad aspettare, corta e ripida mi tira fuori altra energia per aumentare e prendere la rincorsa, e per la seconda volta in poco tempo volo nuovamente e mi sento indistruttibile, spingo spingo spingo ed a meta’ salita le cosce bruciano, ma sono gia’ in cima prima di tentennare, curvo a destra bruscamente, e prima di sentirmi vulnerabile e cotto ricado nelle braccia della musica che mi rigenera lungo la discesa

Now this is who we are
I’ll never know the answers
And I’ll always wonder why

Voglio sentire il sollievo di correre in campo aperto, metri noiosi ma pacifici e veloci, dritto per dritto finalmente si pensa solo a correre con stile veloce ed economico, poche centinaia di metri che finiscono in fretta e siamo ben oltre la meta’ del giro, ce la faro’ anche stavolta, non ho dubbi, almeno per qualche secondo
Rientro nel bosco con un altro ponte e c’e’ la parte migliore, curve leggere in continuazione,
piccole dunette da approcciare al meglio, qualche persona e cane da schivare, e sei nuovamente indistruttibile,
ogni tanto vorresti controllare per vedere se veramente le gambe toccano terra, e non spingi come
una locomotiva solo perche’ sai che finirebbe solo per abbreviare tutto questo,
ma ricadi nella musica e prima di perdertici, dentro di te, per un secondo, pensi che forse si, dovresti spiccare il volo senza pensare alle conseguenze,

Now this is who we are
I’ll never know the answers
And I’ll always wonder why

Voglio risvegliarmi ancora nel rettilineo opposto alla partenza, ancora bosco, il würm stavolta a destra, tutta dritta e l’ultimo ponte, allarghi bene e pieghi come una moto a destra, spingi nei 5/6 metri di ponte e ripieghi a destra per il rettilineo che porta alla ripartenza del prossimo giro, esci in spinta per non perdere velocita, asfalto sotto i piedi per pensare che stai recuperando senza rallentare di un passo, davanti puoi avere ancora una montagna di giri, o essere arrivato ma esiste solo l’adesso, il momento e si spinge un po sull’accelleratore

But You have let me start again
I’d rather be called weak
Than die thinking I was strong

Voglio sentire che sta per finire un giro ma che ce ne sara’ un altro, e molto probabilmente
non finiranno presto, allora finalmente sono un po indulgente con me stesso, devo anche fare il
prossimo giro, e per farlo devo essere indistruttibile anche per il giro dopo, e quello dopo,
e cosi via, e se le gambe non stanno staccate da terra non e’ niente, come mi ha urlato la canzone
per molte volte, preferisco sentirmi dare del debole che fermarmi pensando di essere indistruttibile,
voglio finire il prossimo giro e nei primi metri del nuovo correre come se fosse l’ultimo, sentirsi indistruttibile
e’ importante, ma sapere che per essere indistruttibile devi essere pronto a farne un’altro ancora, senza fine
e’ troppo importante per dimenticarlo

ps: chiedo umilmente scusa per l’italiano, data la formazione scientifica i miei pensieri escono cosi, fare troppe correzioni li renderebbe piu leggibili ma probabilmente poco fedeli a quello che mi passa in testa correndo o quando penso di volere tornare a correre

Basta parlare di malattia … no?

Mi interrogavo ieri, ed ho pensato che in questi giorni sono un pò in un limbo. Lunedì ho fatto la Tac di controllo che servirà sia a vedere gli effetti della chemioterapia corrente che i risultati della radioterapia fatta a fine anno e fine gennaio.
Ancora non ho avuto contatti con i medici, ho una visita in persona per lunedì prossimo, e li, al più tardi, discuteremo di tutto e su come procedere.
È ovviamente un controllo importante, però, non so bene perchè, non sono teso, non fremo per sapere un giorno prima anzichè un giorno dopo, ovviamente so che saprò, al più tardi lunedì e da li si vedrà come procedere.
Che mi succede? Posso garantirvi che non sono meno o più attaccato alla vita di prima, ho voglia di guarire, a volte penso a quanto mi piacerebbe farmi qualche giretto in bici da corsa nella bella stagione, cosa al momento assolutamente impensabile, ma in fondo ci credo, e se non sarà quest’estate rimanderemo di qualche mese.
Sarà un buon segno? Di certo non mi illudo che non sarà incredibilmente lunga e dura, spero solo che una parte di me, inconsciamente, non si sia in qualche modo rassegnata, parola in questi casi bruttissima e che prometto di non usare mai più. Consciamente di certo no! Chissa forse mi fido troppo di me stesso, e se così fosse la colpa è quasi tutta del podismo, dove lottando e soffrendo con un sorriso sulle labbra e la voglia di divertirsi si possono fare cose incredibili senza rinunciare alla modestia e nemmeno ad un pò di egocentrismo, quel minimo per rendere il tutto più motivante.
Come mi ha ripetuto diverse volte una cara amica, fra l’altro medico, nei giorni un pò bui, nel primo periodo dopo la diagnosi, convinciti che sei forte, convinciti che sei sano, ripetitelo, sei forte, sei sano. Grazie Mariangela, è servito, ne sono sicuro.
Ora, basta parlare di malattia, almeno per mezzo post, mi esercito, migliorerò in futuro!!!

A parte i sogni di uscite ciclistiche ho fatto delle interessanti chiacchiere con Paolo, ciclista che mi ha accompagnato insieme ad Enrico per la seconda metà del passatore.
Si parlava di una possibile mezza maratona da fare qui nel cesenate. Ho già in mente un percorso spettacolare, bello collinare, percorsi duri ma godibilissimi ed entusiasmanti per un super allenamento collinare in vista di una maratona. Sono solo chiacchiere, quindi non esiste ne una data ne un possibile periodo. Ma se nei prossimi mesi avessi modo e tempo per aiutare Paolo, potrebbe anche prendere forma una organizzazione. Per i curiosi il percorso dei miei allenamenti a cui ho pensato è questo: http://www.gmap-pedometer.com/?r=275280 (per i cesenati, è ponte abbadesse, canile, bivio per diolaguardia/sorrivoli a sinistra, bivio per sorrivoli/saiano a sinistra, saiano, ponte-abbadesse) 18km dai quali si arriva facilmente a fare una mezza maratona.
Secondo sto pensando di sfruttare un amico che si recherà negli States per prendere un iPad2, stò, seppur lentamente, imparando a sviluppare per iPhone/iPad e lo sfrutterò per provare a fare qualche applicazioni di test. Al momento lavoro poco, faccio un pò il lavativo e mi riposo molto, imparare una cosa utile potrebbe aiutarmi ad avere una possibilità in più per avere qualche lavoretto da fare.
Altri affari miei di qualche interesse al momento non ce ne sono, quindi a presto, sperando di dare buone news ed avere qualche cosa di interessante da scrivere!!!

Vi mollo con una canzone perfetta per correre l’uscita di cui ho messo il link sopra. Ritmata e carica ma non troppo cattiva. Spingere e recuperare nei sali e scendi, quante volte durante quel percorso con musica come questa nelle orecchie mi trovato a correre quasi al massimo con il sorriso sulle labbra godendomi un percorso spettacolare … ecco questo adesso che ci penso, mi manca … devo rifarlo, almeno in bici :)

Boys Of Summer – The Ataris

Lo Zen e l’arte di vivere con il cancro

Certo sarebbe un bel libro, peccato che non ci sia, anche se devo dire ho già potuto leggere dei libri che mi sono stati subito molto utili e mi hanno fatto ragionare e pensare nel modo giusto, almeno mi pare. Uno su tutti, “Un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani.
Il concetto di distacco, la voglia di guarire senza estremizzare i comportamenti e senza “sclerare”, rendersi conto di essere tutti sulla stessa barca, che la nostra sofferenza non è ne migliore ne peggiore ne speciale, è come quella di tutti gli altri e tanti altri come noi, nello stesso momento stanno vivendo situazioni pure peggiori. Potrà sembrare strano a chi non ci è passato, ma aiuta. La testa ha bisogno dei suoi tempi e poi si trova un suo assestamento, conciliando la vita quotidiana, un passo alla volta, con i piani più a medio termine, che nel caso di un malato sono principalmente legati a fare le cure che danno più garanzie.
Finita la digressione sullo Zen ed il Cancro, che se solo sapessi scrivere, forse avrei già un paio di capitoli da abbozzare, l’ultimo mese l’ho passato a portare avanti i due concetti che dicevo. Vivere la vita giorno per giorno e portare avanti le cure che servono.
In particolare dopo la radioterapia fatta a fine anno per le vertebre C6-C7 del collo, fu scoperto che anche la L5 (basso lombare) era da trattare, e cosi 2 settimane fa ho fatto un’altra settimana di radio anche per quella.
Nel frattempo il 10 gennaio era iniziata la nuova chemioterapia. Devo dire che dal punto di vista degli effetti collaterali il primo ciclo non l’ho sentito praticamente per niente, il che aiuta a stare meglio. Questo mercoledì inizierò il secondo ciclo, spostato di una settimana per non sovrapporsi troppo con la radioterapia, che ha anch’essa degli effetti deprimenti sul sistema immunitario.
I fastidi all’esofago della prima radioterapia erano spariti in una settimana circa, meglio così.
Per condire il tutto ora mi hanno pure dato un bastone per le camminate, perchè c’è un osso nella zona lombare laterale destra, toccato dal tumore anche se non in zona di carico, ma limitrofa. Onde evitare eventuali rotture, meglio usare il bastone per scaricare un pò il peso. Vabbè si fa anche questa, anche perchè per ora cammino poco, la zona lombare, la L5 è anche infiammata dalla radioterapia, quindi mi si indolenzisce facilmente. Spero che con il passare del tempo possa migliorare il quadro e permettermi di essere più mobile.
Già mi è venuto in mente come fare un minimo di attività fisica, seppur leggera, riciclando un ottimo metodo usato per recuperare da un infortunio podistico. Cioè la corsa in acqua con una cintura galleggiante. Zero peso su gambe e schiena, si pedala/corre senza toccare il fondo della pisciana, devo solo trovare una piscina con acqua non troppo fredda. Non potendo fare ritmi intensi è facile sentire freddo.
Ora il prossimo appuntamento importante è il 14 Marzo, dopo il terzo ciclo della chemio, farò una tac di controllo per vedere che esiti stà dando. Me ne è stata fatta una anche la settimana scorsa, a quanto pare non ci sono “new entries” fra addome e testa, che ovviamente avendo un cancro attivo, non è mai scontato, quindi la prendiamo come buona notizia, e ce n’è bisogno.

La “gara” quindi ora è un pò in un momento di attesa, diciamo pianura, con la speranza di vedere un bel ristoro dopo la prossima curva. Corro lento ma corro, bisogna risparmiare energie e aspettare momenti migliori.

Ovviamente allego una canzone a tema, a volte mentre correvo mi piaceva ascoltare una canzone molto carica, direi pure cattiva, ma senza aumentare il ritmo, anzi tenendolo appositamente lento, solo per caricarmi, tenere il fisico rilassato ed al minimo mentre la mente si “rifocillava” e ricaricava per quello che avrebbe atteso dopo … e così ecco gli Atreyu, che diverse volte ho sfruttato in questo modo