Ogni anno Connemara riesce a stupirmi e regalarmi giornate indimenticabili, e cosi’ e’ stato per la quinta volta consecutiva. Unica novita’ ero la per la Ultramaratona, 63.3km anziche’ per la Maratona. Stesso percorso per gli ultimi 42.2km a cui venivano aggiunti 21.1km all’inizio.
La cosa piu’ fantastica e’ stato il meteo, semplicemente splendido, cosa non tanto facile a Connemara. Non una nuvola da mattina a sera, dai 10 ai 20 gradi circa, e panorami semplicemente splendidi. Metto sotto delle foto messe su flickr.com da un fotografo presente sul percorso, che non posso che ringraziare per il servizio, fra l’altro gratuito.
La gara per me era nuova, anche se i 58km della Strasimeno di 5 settimane fa mi avevano dato fiducia in me stesso. Pensavo onestamente di poter correre sui 4h15′, andando sotto di qualche cosa in caso di prestazione veramente maiuscola. Cosi avevo in mente un ritmo sui 3’55/km circa per i primi 42km, per poi inevitabilmente rallentare negli ultimi 21.1km, che era la parte piu’ dura. Tutto il percorso e’ in saliscendi, piu leggeri nei primi 21.1km, maggiori nei secondi 21.1km e decisamente tosti negli ultim 21.1km con in particolare 2 ascese da 3km circa l’una, ognuna di circa +90metri. Ho corso i primi 21.1km molto in scioltezza, battiti bassi con la sensazione di fare il ritmo giusto. Solo le prime 3 miglia, fatte a 3’50″/km insieme ad altri erano state troppo veloci. Avevo infatti poi calato il ritmo lasciando i compagni di corsa per posizionarmi sui 3’55″/km. L’intrattenimento era poi ottimo, come sempre a Connemara mi sono ritrovato ad ammirare i paesaggi incredibili di quel posto, che quasi fanno venire voglia di fermarsi a contemplare. Sono passato quindi ai 21.1km, appludito dai 500 maratoneti che di li a poco avrebbero iniziato la loro fatica. Il tempo e’ stato di 1h22′ circa, troppo veloce di circa 1′ sui piani. La corsa e’ continuata tranquilla e regolare per tutti i secondi 21.1km, pagando solo dei saliscendi piu’ consistenti, soprattutto nella parte centrale dei secondi 21.1km. Inoltre gli amici Elisa e Roberto al seguito in bici, che aiutavano me ed Andrea, hanno reso il tutto ancora piu’ facile, potendoci dare acqua e gel quando richiesti. Dopo qualche asperita’, avevo calato leggermente il ritmo ed ero in attesa del passaggio ai 42.2km, cercando in una parte in discesa per 3/4km, di salvare qualche energia, per la parte tosta finale. Sono passato in 2h47, in pratica attorno al tempo che avevo previsto. Passato il paesino di Leenan, ho affrontato la salita di circa 3km con buon passo ma senza spingere troppo, alla fine del quale ho purtroppo iniziato ad avere problemi. Sul momento non mi sono preoccupato, a volte mi era gia’ capitato, anche se poche volte, di avere un dolore nella zona del fegato, che spesso se ne andava in pochi minuti, semplicemente rallentando. Purtroppo questa volta non e’ andata cosi. Ho rallentato, trovando solo ai 5′/km un ritmo che mi permetteva di tollerare sufficientemente il fastidio. Ho pazientato, sperando che passasse, ma niente da fare, anche facendo 1/2 ristori al passo per 20 secondi, alla ripartenza era tutto uguale. Fegato dolorante, e la zona addominale relativa molto contratta. Mi pareva di correre tutto gobbo, unica consolazione le gambe erano tutto sommato ok, considerati i km accumulati. Dopo qualche km mi sono messo un po’ l’anima in pace, l’under 4h15 sperato era ovviamente tramontato, e fortunatamente non sono stato nella condizione di dover pensare a ritirarmi. Ho continuato con il mio passo, praticamente sempre sui 5′/km, poco piu poco meno. Certamente mi sono goduto un po’ meno il panorama, dovendo correre un pochino a denti stretti, ma nonostante questo e’ stato bellissimo rifarsi anche questa ultima parte di percorso, sempre splendida. Le foto danno un piccolo saggio di quello che poteva essere ieri Connemara. Ultima “sofferenza” una famigliola, che prima del miglio 22, faceva un pic-nic sull’erba a bordo strada, gli ho urlato che la loro era la migliore idea di sempre, ottenendo una bella risata di gusto, ovviamente la loro e non la mia 
Stavolta non ho potuto “godere” nello spingere a tutta su per l’ultima salita, ma la voglia di arrivare mi ha dato una mano a tenere duro e spingere un minimo su per la salita, rilassandomi poi sugli ultimi 3km in discesa o quasi. Ho tagliato il traguardo in 4h34′ e spicci, molto lontano dal tempo sperato (ben 20′) ma comunque con il sorriso sulle labbra, con il direttore che mi ha stretto la mano subito dopo l’arrivo e gli spettatori sul finale a dare un po’ di carica per gli ultimi metri.
A parte dovermi sedere per 3/4 minuti e gambe stese, causa una sensazione di sbiancamento, forse dovuta al sole, alla fatica e non so se al fastidio al fegato, la soddisfazione di essere la e di avere finito ha presto sepolto il fatto di non avere corso nei tempi voluti. L’amico Andrea anche ha pagato il percorso ma ha fatto una bella prestazione, 4h21′ e sono sicuro che anche lui avrebbe potuto fare meglio. Ma nello stesso modo ho visto Andrea felice e contento della sua gara, ma soprattutto soddisfatto per avere fatto questa gara splendida che riesce sempre a mettere il cronometro in secondo piano, sia quando si va forte che no.
In classifica sono arrivato sesto, Andrea quarto, in una gara della Ultra competitiva come non mai per Connemara, con Kirkland vincitore in un bellissimo 4h03 (lo vedremo al Passatore, cosi ci siamo detti parlando nelle prime miglia prima che prendesse il volo), Walmsley in 4h17′, detentore del record precedente di 4h10′ del 2004 e l’amico russo Vasiliy in 4h20′.
Sotto alcune foto, mentre il set completo, fatto da un ottimo fotografo presente sul percorso, e’ visibile a questo link su flickr: Connemara 2010 set